“Le procedure per il risarcimento alle imprese dei danni della guerra in Ucraina” di Taras BEZPALYY, Avvocato e Associate Partner di Legal Alliance Law Firm
Traduzione Avv. Pietro G Bembo, titolare dello Studio Legale Bembo & Partners
https://lnx.studiolegalebembo.it

Dall’inizio dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina, la questione del risarcimento dei danni causati dalle azioni militari è diventata di attualità per le imprese come per le persone danneggiate.
L’Ucraina ha messo a disposizione almeno tre risorse online per poter ricevere un risarcimento.                                                                                                                                                                                               
Il primo è il portale dei servizi pubblici Diia. Державні послуги онлайн | Дія (diia.gov.ua)
È l’applicazione lanciata dal governo, che include la possibilità di fornire informazioni su danni o distruzioni residenziali a seguito dell’aggressione militare della Russia.
La seconda risorsa online è attivabile al sito WarCrimes.gov.ua istituita dall’Ufficio del Procuratore Generale (PGO) insieme a partner ucraini e internazionali.
Lo scopo della risorsa è quello di raccogliere le prove necessarie per quanto riguarda tutti i crimini di guerra e crimini contro umanità commesso dall’esercito russo in Ucraina.
La terza risorsa
si trova al sito è “la Russia pagherà” (damaged.in.ua).
Con l’aiuto di questa risorsa, le persone possono segnalare i danni materiali inflitti loro riempiendo un modulo elettronico. Il governo utilizzerà queste informazioni per la stima delle perdite da richiedere in ulteriore compensazione dei danni di guerra.
Oltre ai rimedi immediati di cui sopra, utili anche alla documentazione dei danni è comunque importante anche una tutela giudiziaria apposita.

Ci sono due soluzioni efficaci:

avvio o adesione all’avvio di procedimenti penali in Ucraina;

appello alla Corte penale internazionale (CPI).

Avvio o adesione a un procedimento penale aperto in Ucraina

Si tratta di una soluzione già disponibile in Ucraina. In effetti, attualmente ci sono già circa 1.694 procedimenti penali pendenti per violazione dei diritti previsti in caso di guerra (articolo 438 del codice penale dell’Ucraina), che, tra l’altro, presuppongono la distruzione dei beni delle imprese. Il Servizio di Sicurezza di Stato dell’Ucraina (SBU) ha già individuato ben 900 persone imputate. Tali procedimenti penali possono essere tenuti in contumacia e le fasi del procedimento sono disciplinate dal capitolo 241 del codice di procedura penale ucraino.
La parte lesa dovrà dimostrare il nesso causale tra i danni e la distruzione subita e gli atti di guerra, oltre ai danni subiti, i mancati guadagni sulla base dei redditi precedentemente registrati anche con ricorso a periti privati, oltre a potersi costituire parte civile per la contestuale condanna al risarcimento dei danni.

A livello legislativo si sta trattando la possibilità di eseguire le sentenze di condanna in danno dei beni sequestrati ai residenti russi presenti sul territorio dell’Ucraina o sotto sequestro all’estero. In tal senso la Verkhovna Rada dell’Ucraina ha approvato la legge “Sui principi fondamentali del sequestro forzato di oggetti dei diritti di proprietà della Federazione Russa e dei suoi residenti in Ucraina.” A questa legge si affianca il disegno di legge n. 7237 del 31 marzo 2022 Sul risarcimento per i beni persi, danneggiati e distrutti a seguito dell’aggressione armata russa e dell’equa distribuzione delle riparazioni“. Il disegno di legge prevede la procedura per la liquidazione di provvisionali quali risarcimento primario e completo per i beni persi, danneggiati o distrutti di persone fisiche e giuridiche a seguito di aggressione armata, prevedendo appositi fondi dai quali attingere. Se il disegno di legge sarà approvato, tutte le parti lese interessate, sia come persona fisica che giuridica, saranno in grado di ricevere un risarcimento monetario o altri mezzi di sostegno.

Foto by: wtop.com/ Pavel Dorogoy

Appello alla Corte penale internazionale

La Corte penale internazionale (CPI) è l’organismo internazionale di giustizia penale che persegue e condanna i responsabili dei crimini più gravi: genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e atti di aggressione. I crimini di guerra comprendono la distruzione o il danneggiamento di infrastrutture civili. Va notato che l’unicità della CPI come organismo internazionale risiede nella possibilità di coinvolgere nel processo le vittime dei reati commessi, che possono essere sia individui che persone giuridiche. Durante l’indagine da parte del procuratore della CPI, ogni vittima può contattarlo attraverso la risorsa web speciale e fornire le prove raccolte di crimini di guerra di cui si è stati vittima o testimoni (contattare Submitting communications to the Office of the Prosecutor). Per procedere (di persona o tramite rappresentanti) le vittime devono presentare domanda di partecipazione utilizzando il modulo standard rinvenibile sul sito della Corte secondo le istruzioni rinvenibili all’indirizzo web Victims | International Criminal Court (icc-cpi.int).
Anche in questo procedimento è ammessa la costituzione di parte civile per ottenere la condanna al risarcimento dei danni.
La Corte prevede anche la possibilità di liquidazioni provvisionali attraverso il Fondo fiduciario per le vittime (articolo 75 dello statuto). Si tratta di una soluzione possibile all’esito di una specifica valutazione come dimostra il caso IL PROCURATORE v. GERMAIN KATANGA. In questo caso, la CPI ha ordinato il pagamento di risarcimenti individuali e collettivi agli imprenditori che hanno subito danni per crimini commessi, per aiutare ogni vittima sotto forma di sostegno alle imprese.

A seguito dell’appello alla CPI sulla situazione in Ucraina da parte di 39 Stati membri della CPI, il procuratore della CPI Karim Khan ha già avviato le indagini sui crimini commessi dalla leadership militare e politica russa in Ucraina. Il Pubblico Ministero sta attualmente raccogliendo le prove dei crimini denunciati.

Alla luce di quanto sopra, i Colleghi ucraini dello Studio Legal Alliance esortano chi abbia già subito perdite in Ucraina a seguito delle azioni ostili della Russia ad adottare misure attive per partecipare alle indagini del procuratore della CPI.

Ecco un possibile piano d’azione:

1) predisporre una relazione dettagliata dei danni e delle circostanze in cui sono stati causati (i requisiti e i suggerimenti
per la registrazione sono descritti nel manuale online (
online manual );
2) presentazione di informazioni alla risorsa online WarCrimes.gov.ua istituita dall’Ufficio del Procuratore Generale insieme
a partner ucraini e internazionali;

3) presentare domanda al Procuratore della CPI tramite una risorsa web;

4) domanda di partecipazione ai procedimenti giudiziari;

5) partecipazione ai lavori della CPI;

6) procedere con i necessari adempimenti.

Foto by: wtop.com/ Pavel Dorogoy

La raccolta di prove resta comunque una fase delicata al fine della finale condanna.
A tal fine ecco alcune indicazioni, come le soluzioni per garantire la intangibilità delle prove ed una loro facile accessibilità.
Innanzitutto è opportuno proteggere e garantire la disponibilità dei documenti rilevanti per un’impresa: (1) documenti obbligatori, (2) documenti relativi all’attività commerciale della persona giuridica, (3) documenti contabili, (4) documenti d’inventario, (5) titoli di proprietà e passaporti tecnici, (6) stime di progetto, (7) documenti legali per le attrezzature e articoli/merci all’interno dell’impresa.

Questi documenti devono essere scansionati e salvati su server di archiviazione di file speciali, per esempio, Google Unità, mentre gli originali devono essere portati in un luogo sicuro.

Eventuali danni materiali possono essere attestati dalla Polizia Nazionale dell’Ucraina e/o dal Servizio di Emergenza di Stato, quando possibile, ed i relativi verbali andranno conservati adeguatamente.

Nel caso di indisponibilità di questi servizi, si potrà procedere autonomamente con la registrazione di foto o video come segue.

Prima di registrare, è necessario assicurarsi che la situazione sia definitiva.
In secondo luogo, è necessario attivare i servizi di geolocalizzazione nell’applicazione, in modo che la posizione possa
essere registrata.
In terzo luogo, se possibile, attivare il salvataggio automatico dei file video su server di archiviazione file speciali. In quarto luogo, prima di registrare il video per uso personale, la posizione esatta dell’oggetto dovrebbe essere registrata con tutti i dettagli necessari, insieme al nome del dispositivo utilizzato per la registrazione con il suo numero di serie
(compreso IMEI).

Dopo di che si può procedere alla video ripresa. All’inizio, si deve puntare la fotocamera verso sé stessi e presentarsi chiaramente (specificare il nome completo, la data di nascita, i dati del passaporto e la relazione con l’impresa, nonché indicare la data dell’attacco bellico ed il luogo, il nome delle armi esplose.
La data, l’ora e le circostanze in cui la proprietà è stata danneggiata dovrebbero essere ulteriormente menzionati.
Poi, nel documento video, la condizione degli elementi intorno dovrebbe essere visualizzata con la descrizione della natura del danno. La foto dovrebbe catturare una vista del paesaggio (eventualmente utilizzando una modalità panoramica), così come è meglio fare un primo piano dei singoli oggetti danneggiati aventi un valore particolarmente significativo.

Foto by: wtop.com/ Pavel Dorogoy

Assieme al file del documento video va unito un file contenente una relazione scritta delle condizioni presenti denominata Schedule of Condition.
Questa relazione non ha una forma prestabilita ma dovrebbe contenere le seguenti informazioni:
1. i dettagli dell’orario, la data e l’ora di redazione;

2. le informazioni personali degli autori e dei testimoni presenti (preferibilmente una commissione di dipendenti o persone
autorizzate dell’impresa);

3. informazioni identificative sull’impresa o sui suoi beni che sono stati danneggiati;

4. natura dei danni materiali;

5. Circostanze del danno materiale.

Sarebbe auspicabile accompagnare la relazione con una cartina dell’immobile con evidenziate le parti distrutte.
Così come è importante assicurarsi le prove disponibili in loco. Se ci sono telecamere di videosorveglianza vicino alla scena, è necessario ottenere la loro registrazione del momento del danno all’impresa o alla sua proprietà a tutti i costi.
Inoltre, se ci sono stati testimoni dell’evento, è obbligatorio registrare le loro testimonianze. È preferibile farlo sia in formato scritto che video. In ogni formato vale la pena registrare le informazioni di identificazione del testimone, così come direttamente la sua prova per quanto riguarda le circostanze del danno all’impresa e altre informazioni correlate. Nella forma scritta, il testimone deve apporre la sua firma, credibilità e autenticità di cui deve essere certificata da un notaio o da un funzionario dell’autorità di autogoverno locale o in assenza da almeno altri testimoni. E ‘anche necessario raccogliere il maggior numero di foto e video della condizione della proprietà distrutta prima della distruzione.

Se possibile è auspicabile anche documentare informazioni circa gli autori ossia i militari russi ed i mezzi da loro impiegati e l’orario e tipologia di attacco subito.
A tal fine potranno essere registrate le informazioni ricevute dai media (ucraini e stranieri), dalle dichiarazioni ufficiali dei funzionari in merito al bombardamento da parte della Russia del territorio in cui si trova l’impresa, o sullo spiegamento di un esercito ostile in questo territorio o dai social network degli occupanti.
Tutte le prove raccolte devono essere conservate da persone autorizzate dall’impresa in un luogo sicuro. È desiderabile creare più copie di ogni prova. Si consiglia inoltre di presentare solo copia delle prove raccolte e non gli originali agli organi di giustizia penale.

Per facilitare la conservazione, registrazione ed accessibilità delle prove lo Studio Legal Alliance propone l’utilizzo di un algoritmo chiaro e coerente capace di garantire i seguenti obiettivi:

1) conservazione dei documenti della persona giuridica;

2) registrazione delle circostanze da parte di organismi autorizzati (la polizia nazionale dell’Ucraina, il servizio di
emergenza dello Stato);

3) registrazione indipendente dei danni causati (stesura del rapporto di ispezione, riprese fotografiche e video, ottenimento
di testimonianze di testimoni e altre prove);

4) conservazione delle prove ottenute;

5) avvio e sostegno di procedimenti penali in Ucraina;

6) appello al Procuratore della CPI;

7) la presentazione delle domande di creazione WarCrimes.gov.ua, danneggiato.in.ua risorse online.

Ciascuno di questi passaggi è descritto in modo più dettagliato nel manuale online (the
online manual). Questo procedimento e questa risorsa possono facilitare l’ottenimento di un equo e giusto risarcimento per i danni causati alle imprese dallo Stato aggressore o dai suoi diretti attori.

Per ogni ulteriore informazione o richiesta potrete contattare direttamente lo Studio Legal Alliance a Kiev in persona del Legal Attorney Taras Bezpalyy: bezpalyy@la.com.ua.

Avv. Pietro G. Bembo
________________________________________

[1] L’Ucraina ha rilasciato una dichiarazione preliminare sul riconoscimento della giurisdizione della CPI per i crimini di
guerra e i crimini contro l’umanità commessi sul territorio dell’Ucraina, a partire dal 20 febbraio 2014, e fino ad oggi, da alti
funzionari della Russia e capi di “DNR” e “LRN,” organizzazioni terroristiche che saranno determinati dal procuratore della
CPI (Risoluzione del Verkhovna Rada di Ucraina n. 145VIII del 4 febbraio 2015).

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi